Siamo i genitori di Riccardo, Elisabetta e Gianluca.
Grazie all'entusiasmo e al sostegno di un gruppo di amici, abbiamo deciso di raccontare la sua storia.
A Riccardo piaceva un sacco arrampicare ma, a 9 anni, ha cominciato a manifestare i sintomi di una rara malattia neuro-degenerativa, con problemi motori e difficoltà cognitive.
Non lo abbiamo mai considerato un bambino malato.
Riccardo ha voluto continuare a scalare, traendone una forte motivazione verso la vita, oltre a notevoli benefici fisici e di coordinamento motorio.
Non abbiamo smesso di fare le cose che ci piacevano: andare in montagna, arrampicare, andare in bicicletta (con un bellissimo tandem!) e, soprattutto, abbiamo cercato di far vivere Riccardo nella normalità, a scuola, con i suoi compagni, impegnandoci per trovare occasioni di condivisione, di stimolo, di confronto.
Tutto questo ha permesso di infondere in lui la forza di imitare gli altri bambini, ottenendo risultati sorprendenti.
Spesso è stato difficile, faticoso, la pazienza è venuta a mancare e, a volte, la rabbia e lo sconforto hanno preso il sopravvento.
D'altra parte però, abbiamo raccolto tantissimi ricordi straordinari.
Potremmo scrivere della Val di Mello, del Sasso di Remenno, delle calate nel vuoto, dei bagni nell'acqua gelida del torrente, delle gite nei boschi, con Macchia, il suo cane "pestifero", arrancando sui sentieri, inventando stratagemmi per superare passaggi difficili.
Potremmo ricordare i giochi, le risate, le barzellette, raccontate mille volte e, mille volte, divertenti.
Un grande tesoro!
Perché raccontiamo questa storia?
Perché crediamo che la nostra testimonianza possa aiutare altri ragazzi e le loro famiglie ad affrontare, con un nuovo approccio, la difficoltà di una condizione sfortunata.
È un progetto ambizioso e la possibilità di realizzarlo dipenderà da quanti saranno disposti a partecipare: siamo aperti ad accogliere i suggerimenti, le proposte e le idee di tutti coloro che non resteranno rinchiusi nell'ordinario quotidiano ma vorranno seguire la traccia di Riccardo.